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Sismabonus
Rischio sismico
Un tema purtroppo molto attuale nel nostro paese, che negli ultimi anni ha subito terremoti e fenomeni di natura sismica estremamente intensi e distruttivi, provocando oltre a danni economici anche danni al tessuto sociale.
Il rischio sismico è la misura matematica/ingegneristica per valutare il danno atteso a seguito di un possibile evento sismico. Il rischio sismico dipende da un’interazione di fattori ed è funzione di:

  • pericolosità: la probabilità che si verifichi un sisma (terremoto atteso); è legato alla zona sismica in cui si trova l’edificio
  • vulnerabilità: è la valutazione delle conseguenze del sisma; è legata alla capacità dell’edificio di resistere al sisma
  • esposizione: è la valutazione socio/economica delle conseguenze; è legata ai contesti delle comunità

Per completezza si ricorda che l’assegnazione di una classe di rischio alla costruzione e la successiva valutazione di miglioramento di 1 o 2 classi di rischio, seguono procedure definite nell’allegato A del D.M. 7 Marzo 2017, n. 65. Le classi di rischio dell’edificio sono 8 (A+, A, B, C, D, E, F, G) con rischio crescente dalla lettera A+ alla lettera G.
 
 
Le classi di rischio sismico sono le seguenti:
classe A+ (minor rischio)
classe A
classe B
classe C
classe D
classe E
classe F
classe G (maggior rischio)
categorizzazione classe di rischio sismabonus
Cos'è il sismabonus?
Si tratta di una agevolazione che consente ai contribuenti una serie di detrazioni fiscali Irpef pensate per chi sostiene interventi su tutti gli immobili di tipo abitativo (e non soltanto su quelli adibiti ad abitazione principale), degli immobili delle attività produttive (si intendono quelle unità immobiliari in cui si svolgono attività agricole, professionali, produttive di beni e servizi, commerciali o non commerciali) e dei condomini finalizzati all’adozione di misure antisismiche.
Il sisma bonus si può applicare sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.
Nello specifico, le novità del Sisma Bonus 2019 sono detrazioni del:

  • 50% sulle spese effettuate per l’adeguamento antisismico calcolate su un ammontare massimo di € 96.000 per immobile da suddividere in 5 quote annuali di pari importo;
  • 70% o 80% quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi
  • 80% o 85% se i lavori volti all’adeguamento sismico sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (con passaggio di 1 o 2 classi)
  • 75% o 85%, fino a un massimo di € 96.000, per chi acquista un immobile in un edificio demolito e ricostruito.

Tra le spese ammesse a beneficiare del sisma bonus rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Inoltre, le opere devono essere realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3 (facendo riferimento all’O.P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003).
La detrazione prevista per gli interventi antisismici può essere applicata anche alle spese di manutenzione ordinaria (tinteggiatura, intonacatura, rifacimento di pavimenti, eccetera) e straordinaria, necessarie al completamento dell’opera.
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